
Un approfondimento sulla OSAS o sindrome delle apnee ostruttive del sonno
La OSAS o sindrome delle apnee ostruttive del sonno è una patologia che se non trattata comporta negli adulti gravi rischi cardiovascolari e neurologici. Nelle persone affette, l’ostruzione delle vie aeree parziale o totale, interrompe il passaggio dell’aria ed il respiro riprende solo dopo un micro risveglio.
Sindrome delle apnee ostruttive del sonno: chi colpisce?
Questa patologia coinvolge circa il 4% della popolazione adulta, ma l’80% dei pazienti non sa di soffrirne! A parte i bambini affetti da ipertrofia adenoidea o tonsillare, gli adulti a rischio hanno un’età compresa tra i 30 e i 60 anni. Sovrappeso ed obesità possono aggravare la situazione.
Come si riconosce la sindrome delle apnee ostruttive del sonno?
I sintomi più frequenti sono spesso accertati dal partner: russamento, apnee prolungate, sonno agitato e frequenti risvegli, oltre a difficoltà di concentrazione, sonnolenza diurna, cefalea.
Come si fa la diagnosi?
Con un accertamento che si chiama polisonnografia, che permette di registrare simultaneamente l’andamento del respiro e del battito cardiaco oltre alla saturazione d’ossigeno.
Esame semplice, indolore, non presenta controindicazioni; richiede solo almeno 4 ore di buon sonno.
In HTC si può effettuare la POLISONNOGRAFIA!
Il polisonnigrafo viene applicato in HTC o, eccezionalmente, anche al domicilio. Un operatore sanitario applica i sensori impostando i parametri. Il giorno successivo l’apparecchiatura viene rimossa ed il medico pneumologo provvede alla lettura, interpretazione e refertazione entro pochi giorni, rilasciando anche i consigli terapeutici.