Mappatura dei nei: alcune curiosità e qualche mito da sfatare

Si sente parlare spesso di controllo periodico dei nei, ma ciò che si dovrebbe controllare regolarmente è la pelle nel suo insieme.

Il melanoma, considerato il tumore cutaneo più pericoloso, può comparire in qualsiasi punto della nostra pelle e, solo raramente, si presenta sotto forma di modificazione di un neo già esistente (più spesso un nevo displasico)

La pelle, perciò, come qualsiasi organo del corpo, andrebbe controllata con regolarità per individuare precocemente lesioni sospette.


Anche nel caso dei tumori della pelle, esistono persone più a rischio di altre. Chi sono?

  • Persone con la carnagione chiara e soggetta a scottature
  • Chi ha riportato spesso ustioni solari, soprattutto da bambino
  • Coloro che si espongono molto al sole e/o alle lampade abbronzanti
  • Chi ha tanti nei e/o più nevi displasici
  • Persone con familiarità per tumori della pelle

A quale età sarebbe meglio iniziare i controlli?

Dopo la pubertà, ad eccezione dei bambini che nascono con nei di grandi dimensioni. Questi nei, infatti, sono più soggetti alla formazione di melanomi al loro interno. Non aspettiamo troppo (dopo i 30 anni) per iniziare i controlli, perché i tumori della pelle sono sempre più precoci.


Perché è importante la mappatura dei nei?

Questo esame permette di tenere sotto controllo la pelle di soggetti con molti nei. In questi casi, la comparsa di una nuova lesione (che assomiglia ad un neo) rischia di passare inosservata. Mappare (ed archiviare digitalmente) le varie zone del corpo, permette di rivalutarle a distanza e di notare (e analizzare) l’eventuale insorgenza di nuovi “nei”.

La mappatura serve anche a conservare l’immagine di lesioni dubbie o nevi displasici, meritevoli di controllo a distanza di tempo. Le foto archiviate consentono di valutarne l’evoluzione nel tempo in modo oggettivo. Gli strumenti più evoluti hanno un software in grado di confrontare fra loro le immagini e di inviare un’informazione al medico, in caso fosse sfuggita una variazione della lesione.


Quanto è importante la dimensione di un neo per determinarne la pericolosità?

Non sono tanto le dimensioni di un neo a dover preoccupare, quanto le sue modificazioni nel corso del tempo (colore, forma, margini, dimensioni)

In età evolutiva, le variazioni di dimensioni di un neo sono normali (il neo cresce insieme a tutto il resto). Se un neo si modifica in un adulto o in un anziano, è meglio farlo valutare da un Dermatologo.


I nei necessitano di una protezione solare più alta?

A parte i nevi displasici, la protezione da utilizzare può essere uguale a quella che si usa per il resto della pelle.

Con quale frequenza è bene controllare la pelle?

In situazione di normalità, è sufficiente un controllo all’anno. Sarà il Dermatologo a stabilire, in presenza di sospetto o di situazione di rischio, di quanto intensificare la frequenza delle visite.

Effettuare una diagnosi precoce dovrebbe essere più semplice, considerando che la pelle è un organo ampiamente visibile. Perciò : controlliamola spesso e bene!


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  22 Luglio 2020

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