Ambulatorio per la diagnosi e il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare

I DCA (disturbi del comportamento alimentare) comprendono quattro forme principali: anoressia nervosabulimia nervosadisturbi dell’alimentazione atipici e disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Il progetto Antigone ha come obiettivo quello di diagnosticare correttamente e curare efficacemente queste patologie, che non sono di facile inquadramento clinico e la cui gestione risulta spesso complessa e necessitante di un approccio multidisciplinare. Per questo motivo il progetto non è affidato ad un singolo specialista, ma ad un’equipe di professionisti, che comprende non solo psicologi, ma anche psichiatri, un nutrizionista, un dietista e persino un tecnico della rieducazione motoria. Inoltre, un servizio di supporto integrativo è previsto anche per i familiari della persona affetta da DCA, perché i disturbi del comportamento alimentare non inficiano solo l’equilibrio psico-fisico di chi ne è colpito, ma anche quello di coloro che quest’ultimo ha intorno.

Anoressia Nervosa

La persona che ne è affetta:
–    rifiuta di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale per l’età e la statura;
–    ha una intensa paura di acquistare peso o di diventare grassa, anche se è sottopeso;
–    percepisce il proprio corpo in modo alterato;
–    se è di sesso femminile, dopo il menarca incorre nell’amenorrea (assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi)

Bulimia Nervosa

La persona che ne è affetta:
–    incorre in abbuffate ricorrenti (con sensazione di perdita di controllo durante gli episodi);
–    ha spesso condotte compensatorie inappropriate per prevenire l’aumento di peso (vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo);
–    abbuffate e condotte compensatorie si verificano entrambe almeno due volte la settimana, per almeno tre mesi;
–    il livello della sua autostima è indebitamente influenzato dalla forma e dal peso corporeo

Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder o BED)

La persona che ne è affetta si alimenta in modo incontrollato almeno due volte alla settimana, non da luogo a comportamenti compensatori (vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, digiuno o esercizio fisico eccessivo) e manifesta tre o più dei seguenti sintomi:
–    mangia molto più rapidamente del normale;
–    mangia fino a sentirsi spiacevolmente piena;
–    mangia grandi quantità di cibo anche se non si sente affamata;
–    mangia da sola a causa dell’imbarazzo per quanto sta mangiando;
–    si sente disgustata da se’ stessa, depressa o molto in colpa dopo le abbuffate.

Disturbi dell’alimentazione atipici

Non soddisfano i criteri di nessun specifico disturbo dell’alimentazione sopra descritto. Si è in presenza di un disturbo di questo tipo quando, ad esempio, la persona manifesta i sintomi dell’anoressia ma mantiene un ciclo mestruale regolare; oppure si induce il vomito non a seguito di una abbuffata ma di una quantità di cibo normale o piccola, e così via..
A fronte di questi disturbi, l’azione terapeutica deve articolarsi su più livelli, specifici ma complementari:

Sportello di accoglienza per i disturbi del comportamento alimentare (servizio gratuito)
Primo colloquio di screening in cui un medico specialista dell’Area Psi procede ad uno scambio di informazioni con la persona affetta da DCA o con uno dei suoi familiari, a seguito del quale il paziente viene indirizzato al professionista di competenza.

A fronte di questi disturbi, l’azione terapeutica deve articolarsi su più livelli, specifici ma complementari:

Sportello di accoglienza per i disturbi del comportamento alimentare (servizio gratuito)

Primo colloquio di screening in cui un medico specialista dell’Area Psi procede ad uno scambio di informazioni con la persona affetta da DCA o con uno dei suoi familiari, a seguito del quale il paziente viene indirizzato al professionista di competenza.

Inquadramento diagnostico del disturbo alimentare

A seguito di alcune sedute, lo psicologo o il medico psichiatra procedono con il formulare una diagnosi. Da qui può prendere avvio il percorso terapeutico, che può essere quello tradizionale di terapia singola, oppure articolarsi in un lavoro psicoeducazionale di gruppo (preliminare alla psicoterapia individuale) e/o nell’attività di psicodramma (eventualmente integrativo della psicoterapia individuale). Contemporaneamente ed in modo coordinato, una figura diversa ma equivalente al medico che sta seguendo il paziente, si occupa dei familiari che necessitano, a loro volta, di supporto psicologico.

Inquadramento nutrizionale del paziente affetto da DCA

Il nutrizionista ed il dietista impostano un regime dietetico appropriato, che, grazie alla collaborazione con gli altri medici dell’equipe , tiene conto delle difficoltà psicologiche del paziente e della eventuale compartecipazione dei suoi familiari.

Educazione motoria per il paziente affetto da DCA

Se il paziente è in sovrappeso, viene guidato dal tecnico della rieducazione motoria ad introdurre gradualmente una attività fisica adeguata fra le sue abitudini di vita, sempre però compatibilmente con le sue problematiche psicologiche.

Riunione d’equipe del progetto Antigone

Una volta al mese, coordinati e supervisionati dal responsabile dell’Area, tutti i membri dell’equipe si riuniscono per discutere dei singoli pazienti.