Book therapy

Non importa se sia il classico giallo o l’ultimo saggio di tendenza, nella valigia delle vacanze non possiamo non mettere un bel libro da leggere.

Secondo recenti ricerche, leggere rilassa ancor di più di una passeggiata o dell’ascolto di buona musica.

Una ricerca, svolta dall’associazione culturale “Libreriamo”, ha evidenziato come una piacevole lettura (secondo 7 su 10 persone intervistate) aiuti a buttarsi dietro le spalle lo stress causato dalla routine lavorativa e a mantenere la mente allenata, sgombrandola dagli argomenti su cui è costretta a focalizzarsi per la maggior parte dell’anno.

Secondo gli Psicologi, i generi antistress per eccellenza sarebbero: i gialli, seguiti dai romanzi rosa, i saggi dedicati al benessere e i libri d’avventura.

Qualsiasi libro, comunque, è in grado di farci recuperare il buonumore (secondo il 34% degli intervistati) soprattutto se, per la scelta, si sono assecondati i propri gusti letterari.

La lettura fa bene perché impegna la mente sul piano cognitivo e si rivela utilissima anche per i pazienti depressi, come afferma la Società Italiana di Psichiatria.

E poi c’è l’aspetto emotivo. Leggere permette di fare emergere emozioni represse, diventando una sorta di atto terapeutico (alcuni parlano di book-therapy)

L’associazione inglese “The Reading Agency” ha messo insieme tutti gli studi sui risvolti terapeutici della lettura e ha stabilito che, leggere per piacere, come facciamo in vacanza, incrementa l’empatia, migliora le relazioni sociali, diminuisce i sintomi depressivi e migliora il benessere percepito.

Per finire, se siamo genitori, mostrare ai figli che si può leggere per puro piacere, cosituisce un esempio di grandissimo valore.

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  29 Luglio 2020

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