calcolosi urinaria - HTC Centro medico Stradella Pavia

Quando pensiamo alle patologie urologiche, quella che ci viene più facilmente in mente è senz’altro la calcolosi urinaria o urolitiasi.

A molti di noi è capitato di ascoltare racconti di amici o parenti che ne hanno sofferto e che descrivono l’esperienza della colica renale come un evento piuttosto drammatico.


Ma cosa sono i calcoli urinari e perché si formano?

I calcoli sono concrezioni solide, molto simili a sassolini, che si formano nell’apparato urinario.

Si stima che circa il 19% degli uomini e il 10% delle donne sviluppi calcolosi urinaria entro i 70 anni di età.

Le dimensioni dei calcoli variano da pochi millimetri a qualche centimetro, ma esistono anche dei calcoli, detti a a stampo, che arrivano ad occludere completamente il sistema dei calici renali.

I calcoli si formano a partire dai minerali presenti nelle urine che precipitano sotto forma di cristalli e, agglomerandosi, arrivano a formare i calcoli.

Generalmente questo succede quando le urine diventano eccessivamente sature di sali o perché mancano alcune sostanze (es: citrato) che sono indispensabili per impedire la formazione dei calcoli.


Esistono persone più soggette alla formazione di calcoli urinari?

I calcoli sono più frequenti in soggetti che soffrono di particolari disturbi, come: disidratazione, iperparatiroidismo, acidosi tubulare renale, gotta e diabete di tipo 2.

Anche le persone che introducono molte proteine animali o vitamina C con la dieta, così come quelle che non assumono abbastanza acqua o calcio, sono più predisposte.

Esistono anche alcuni farmaci che predispongono alla formazione di calcoli urinari.

Non dimentichiamo poi che, chi ha un’anamnesi familiare positiva per calcolosi è maggiormente predisposto alla formazione di calcoli di calcio.


Come si presenta una colica renale?

La colica renale è spesso la prima manifestazione della calcolosi urinaria.

Inizia con un dolore improvviso, acuto, intensissimo, localizzato al fianco e irradiato all’inguine o ai genitali. Spesso è accompagnato da nausea e vomito.

Il dolore può essere intermittente o costante, a seconda degli spostamenti del calcolo.

La colica è provocata dal passaggio del calcolo nelle vie urinarie, con conseguente ostruzione, parziale o totale, del flusso urinario.


Dopo la colica, il problema dei calcoli è risolto?

La calcolosi renale non si presenta solo con episodi acuti, ma deve essere considerata una condizione cronica che richiede un serio inquadramento clinico (effettuato dallo specialista urologo) e il monitoraggio nel tempo, perché il rischio di recidiva è purtroppo elevato.


Si possono prevenire i calcoli?

Il primo passo per ridurre la formazione dei calcoli è l’idratazione.

Diluire le urine (devono essere quasi incolori) e prevenire la formazione di cristalli da precipitazione dei sali minerali, è fondamentale.

Anche seguire una dieta corretta contribuisce alla prevenzione della calcolosi.

Se esiste familiarità, vanno effettuati controlli periodici dall’Urologo.

I controlli medici servono anche ad individuare possibili alterazioni metaboliche che predispongono alla calcolosi urinaria. 


A parte l’espulsione spontanea, esistono altri mezzi per eliminare i calcoli?

Oggi, grazie all’endourologia, è possibile l’eliminazione del calcolo ricorrendo all’approccio endoscopico, percutaneo o combinato, in base a sede, dimensione del calcolo e condizioni generali del paziente.


Qual è lo specialista che si occupa di calcoli urinari?

La calcolosi urinaria è di competenza dell’Urologo, non solo per quel che riguarda la diagnosi (effettuata con Anamnesi+ Visita + Ecografia ed eventuali altri esami, in base ai fattori di rischio individuali), ma anche per la prevenzione, così importante in una patologia tanto delicata.


Cosa puoi prenotare in HTC?

In HTC, a Stradella-PV, puoi prenotare:

  • Visita Urologica + Ecografia reni e vie urinarie
  • Visita Uroginecologica
  • Visita Andrologica
  • Visita Nefrologica
  • Ecocolordoppler arterie renali
  • Trattamento riabilitativo delle incontinenze urinarie e fecali (anche post-operatorie), del dolore pelvico, del dolore sessuale
  • Instillazione endovescicale di acido ialuronico, per: cistite interstiziale e sindrome del dolore vescicale; cistiti ricorrenti; danni alla mucosa vescicale (da radioterapia o interventi chirurgici)

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  1 Settembre 2025

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