La rabbia che fa male al cuore

Nelle ore immediatamente successive ad uno scatto d’ira il rischio d’infarto sale esponenzialmente.

 

Lo afferma uno studio effettuato da un team del RNS Hospital di Sidney, secondo cui arrabbiarsi aumenterebbe di 8 volte la probabilità di una crisi cardiaca, rispetto a quanto avviene normalmente.

Meglio evitare anche le crisi di ansia che aumenterebbero il rischio d’infarto fino a 9 volte. Il meccanismo è simile a quello scatenato da uno sforzo fisico intenso: cuore che batte più velocemente, pressione che sale e coronarie che si vasocostringono.

In queste condizioni aumenta anche il rischio di rottura e distacco di placche aterosclerotiche eventualmente presenti nei vasi.

Come conseguenza salirebbe anche il rischio di Ictus.

Il momento più pericoloso tuttavia, non è quello dello scoppio d’ira, ma 2 ore dopo che questo si è verificato.

Anche se la possibilità di subire un evento cardiovascolare negativo, dopo un singolo scatto d’ira, è relativamente basso, il rischio può accumularsi per le persone che hanno frequenti episodi di rabbia.

Un’efficace azione preventiva sarebbe quella di scaricare la rabbia e lo stress in eccesso attraverso l’attività fisica o con Yoga e/o pratiche di meditazione

  Categoria: News
  Commenti : Commenti disabilitati su La rabbia che fa male al cuore
  19 Maggio 2015

I commenti sono chiusi.