OCT e Sclerosi Multipla - Tomografia a Coerenza Ottica - HTC Centro Medico Stradella Pavia

La retina è un tessuto sensibile alla luce che riveste la parte posteriore dell’occhio. Si tratta di un organo complesso, formato da diversi strati di cellule.


Perché l’esame della retina è tanto importante in Neurologia?

Possiamo considerare la retina come una sorta di  prolungamento del sistema nervoso centrale.

È proprio per questo motivo che le vie ottiche vengono considerate un osservatorio privilegiato per approfondire i meccanismi infiammatori e neuro-degenerativi che stanno alla base della Sclerosi Multipla (SM).


La SM è l’unica malattia neurologica che coinvolge la via ottica?

Sono molte le malattie neurologiche (oltre alla SM) che possono coinvolgere l’occhio e causare sintomi che possono precedere anche di anni la loro diagnosi. Alcune alterazioni retiniche, addirittura, si possono riscontrare più precocemente rispetto a quelle cerebrali.

Questo anche perché la retina rappresenta una parte del sistema nervoso centrale più accessibile mediante l’utilizzo di di metodiche non invasive come l’OCT.


Che tipo di esame è l’OCT?

La Tomografia Ottica a radiazione Coerente (OCT) è un esame effettuato con uno strumento in grado di eseguire scansioni molto precise delle strutture che compongono l’occhio. È indolore, relativamente poco costoso e ripetibile (e confrontabile) nel tempo.


Come viene utilizzato l’OCT nello studio della SM?

La via ottica è suddivisa in 2 tratti: il tratto anteriore (nervo ottico, chiasma, tratto ottico) e il tratto posteriore (radiazione ottica e corteccia visiva).

L’OCT può studiare con estrema precisione il tratto anteriore, mentre l’analisi del tratto posteriore richiede l’RMN. Utilizzando entrambe le tecniche, è possibile valutare i danni provocati dalla malattia lungo tutta la via ottica.


In quale stadio della SM vi è l’interessamento dell’occhio?

La via ottica viene colpita spesso dalla Sclerosi Multipla. L’interessamento può essere presente già dall’inizio o intervenire nel corso della malattia.

In circa il 20% dei casi la neurite ottica retrobulbare (NOR) rappresenta la prima manifestazione clinica della SM e, addirittura il 60% dei pazienti, presenta almeno un episodio di NOR nel corso della malattia.

Se poi valutiamo i pazienti che non hanno una sintomatologia compatibile con NOR, anche in questi, nel 90% dei casi, ritroviamo un coinvolgimento della via ottica.

È per tutti questi motivi che l’OCT risulta così utile.


Quali parti della retina mostrano le alterazioni più significative?

Le parti della retina che ci forniscono più informazioni tramite l’OCT, sono: lo strato delle fibre nervose retiniche, lo strato delle cellule ganglionari, lo strato plessiforme interno e lo strato nucleare interno.

Anche in pazienti senza una neurite ottica pregressa, si possono riscontrare alterazioni della retina che possono far sospettare una SM.

Nei pazienti con neurite ottica in atto, invece, il danno si estende anche al tratto posteriore della via ottica.


L’OCT può risultare utile anche nel follow-up della sclerosi multipla?

L’OCT potrebbe essere impiegato anche nel follow-up di malattia, poiché secondo recenti studi, l’ispessimento dell’INL si ridurrebbe nelle fasi in cui la risposta alla terapia è ottimale.

Nel febbraio 2019, poi, il gruppo del prof. Calabresi (della John Hopkins University) ha ribadito l’opportunità di sfruttare i parametri acquisiti con l’OCT come marcatori prognostici, dimostrando che il volume maculare totale basale può predire la disabilità, in seguito a SM, nei 10 anni successivi.

In HTC gli esami vengono effettuati con l’advancing smart OCT – CIRRUS HD 5000/500 di ZEISS, apparecchiatura di livello ospedaliero, prodotta da uno dei brand più famosi al mondo in ambito oftalmologico.

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  Commenti : Commenti disabilitati su OCT: un esame sempre più importante anche nella diagnosi precoce e nel follow-up della Sclerosi Multipla
  17 Marzo 2021

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