Ecografia transvaginale, a cosa serve e quando va eseguita?

Capita di frequente che, durante un normale controllo ginecologico, il Dottore ci proponga di eseguire un’ecografia transvaginale. Cerchiamo di capire di che cosa si tratta e a cosa serve questo esame.

L’Ecografia Transvaginale permette al Ginecologo di valutare la conformazione e lo stato di salute degli organi genitali interni femminili. si può effettuare in qualsiasi momento del ciclo (anche mentre si è mestruate) e sfrutta gli ultrasuoni emessi da una sonda, con conformazione anatomica particolare, che viene rivestita da una guaina di lattice, cosparsa di gel e introdotta in vagina.

L’esame viene eseguito a vescica vuota e permette di analizzare: collo dell’utero, utero, endometrio, ovaie ed annessi.

A cosa serve l’ecografia transvaginale?

L’Ecografia Transvaginale è utile per valutare o approfondire problemi di diversa natura, come: polipi, sanguinamenti anomali, amenorrea, dolori pelvici, cisti ovariche, malformazioni di utero e/o ovaie, lesioni sospette e infertilità.

Può essere utilizzata anche nel primo trimestre di gravidanza (proprio perché innocua) e per effettuare controlli in caso di utilizzo di tecniche di riproduzione assistita.

Permette di ottenere immagini più dettagliate e meglio definite rispetto all’ecografia pelvica, perchè viene evitato lo strato adiposo addominale che normalmente si interpone tra la sonda e gli organi interni.

L’esame esterno, invece, consente una migliore visualizzazione delle strutture più superficiali. Spesso i due tipi di ecografia vengono eseguiti nell’ambito della stessa visita per permettere una migliore visione d’insieme della pelvi.

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  2 Agosto 2017

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