MASSAGGIO RIFLESSOTERAPEICO PLANTARE

Massaggio riflessoterapeico plantare: la cura antica in grado di curare molti disturbi comuni, quali dolori articolari, mal di schiena, artrosi cervicali, lombalgie e sciatalgie, emicranie, problemi digestivi e mestruali, stress e stati di tensione, allergie o disfunzioni ormonali.

MASSAGGIO RIFLESSOTERAPEICO PLANTARE

Il riflessologo non guarisce ma aiuta a riportare in equilibrio tutti i sistemi corporei stimolando le zone meno attive e calmando quelle eccessivamente attive, senza interferire con le parti che funzionano in modo adeguato.

IL TRATTAMENTO

Durante il trattamento, il paziente viene fatto stendere su un lettino con la schiena leggermente sollevata; il massaggio è praticato usando solo i pollici. L’intensità della pressione deve essere variata in modo esatto, in quanto la sensibilità dei pazienti varia da soggetto a soggetto, da un trattamento all’altro o anche nel corso della stessa seduta.
Le varie zone del piede vengono premute seguendo la mappa dei punti riflessi secondo un percorso ben preciso. Il corpo umano è rappresentato nel piede come un uomo seduto e i punti riflessi hanno la stessa sequenza che gli organi corrispondenti hanno nell’anatomia del corpo: dalla testa, riflessa nelle dita, si scende fino al bacino, riflesso nella zona del calcagno.
Un ciclo di trattamenti si compone solitamente di 10 sedute, da svolgersi una o due volte la settimana. Qualche volta si può verificare un leggero peggioramento dei sintomi dopo la prima applicazione, ma il fenomeno è di breve durata e generalmente i primi effetti benefici si manifestano già dopo 4-5 sedute.

COSA CURA

La riflessologia può curare molti disturbi comuni, quali: dolori articolarimal di schienaartrosi cervicalilombalgie e sciatalgieemicranieproblemi digestivi e mestrualistress e stati di tensione, allergie disfunzioni ormonali. Anche problemi più gravi, come malattie cardiache o circolatorie, possono trarre beneficio dai trattamenti, che devono però essere praticati con cautela e sotto il controllo medico.
Il massaggio riflesso risulta invece controindicato in caso di flebiti, problemi vascolari di grave entità, gravidanza, gravi casi tumorali, per i portatori di congegni elettronici al cuore, nei primi tre giorni del ciclo mestruale (se il flusso è abbondante).

LE ORIGINI

Le origini della riflessologia sono da ricercare in un passato alquanto remoto, quando i trattamenti, del tutto empirici, che implicavano vari tipi di pressione, erano riconosciuti come forme di medicina preventiva e curativa.
Le fonti storiche indicano che il massaggio del piede fu praticato nel corso della storia da numerosi popoli e in diverse culture: in Cina circa 5000 anni fa, in Egitto, come dimostrato da un pittogramma su papiro datato intorno al 2500 – 2330 a.C. trovato a Saggara nella tomba di un medico egiziano; la scena rappresenta due uomini dalla carnagione scura che massaggiano i piedi e le mani di altri due uomini più chiari; e ancora pare che furono gli Incas a tramandare agli indiani americani una forma di massaggio basato sui punti riflessogeni.
La definizione di punto riflesso è: “quella particolare parte del nostro corpo che sollecitata dà una reazione (in genere antalgica) in una zona diversa e lontana dal punto stimolato”. Il massaggio per le popolazioni citate era la conseguenza di osservazioni empiriche: trattando certi punti si ottenevano particolari risultati sul corpo, a distanza. Questo ha portato alle diverse TEORIE MEDICO FILOSOFICHE caratteristiche delle varie civiltà in cui il concetto dominante è quello di energia che se scorre nel corpo in modo corretto dà il benessere psico fisico; quando il movimento energetico si altera si ha la malattia; la stimolazione dei punti interviene a riattivare il circolo energetico .
Nel mondo occidentale le BASI SCIENTIFICHE della teoria dei punti reflessogeni furono gettate dagli studi neurologici condotti intorno al 1890 da sir Henry Head a Londra. Nel 1898 egli scoprì che alcune zone della pelle sviluppavano un’ipersensibilità alla pressione quando un organo collegato a tali zone da terminazioni nervose non funzionava in modo efficace. Secondo Head (1893), un viscere affetto da malattia non è più in grado di manifestare in sé il dolore complessivo e lo irradia quindi alle zone dermiche corrispondenti, ed in particolare a punti più sensibili.
La spiegazione neurofisiologica di ciò sta nello sviluppo embrionale allo stadio di maturazione ancora iniziale (tre foglietti: ecto-meso-endoderma) in cui una parte del foglietto esterno (ectoderma), origine della pelle, si invagina nel mesoderma a formare il tubo neurale, mantenendo rapporti con il foglietto esterno e con quello interno (endoderma, da cui derivano i visceri e gli organi); si realizza così una stretta interdipendenza tra cute, visceri e sistema nervoso.
Le aree di diffusione di una determinata radice nervosa sono definite dermatomeri;si tratta delle zone algesiche dell’epidermide, cioè quelle zone di cute che trasmettono messaggi relativi agli organi interni corrispondenti E’ stato riconosciuto inoltre che le vie di riflesso sono efficaci in entrambe le direzioni, sia come riflessi viscero-cutanei che cutaneo-viscerali; perciò lo stimolo di un punto della cute si riflette su uno specifico organo interno cioè, stimolando la cute si ottiene risposta nell’organo.
Rispetto alla rilevazione dei dermatomeri, un ulteriore passo è stata la scoperta di Fliess (1893): le somatotopie, cioè quelle regioni del corpo che si è visto essere la proiezione cartografica dell’organismo intero; tra le più conosciute sono il piede, l’orecchio e la mano.
La riflessologia riflessologia è infatti lo studio non tanto dei punti riflessi, ma di quelle aree proiezione completa di tutto il corpo solo su una parte di esso. Tra la fine del 1890 e i primi anni del 1900 alcune tecniche sviluppate in Germania divennero note come “Massaggio reflessogeno”: per la prima volta i benefici delle tecniche del massaggio furono attribuiti alle azioni di riflesso. Il merito dell’affermazione della riflessologia va attribuito agli studiosi americani in particolare il dottor Wiliam Fitzgerald, noto come il creatore del massaggio zonale.
Nel 1895 si laureò in medicina all’università del Vermont e fece pratica in vari ospedali di Vienna e Londra. Grazie alle nozioni acquisite in Europa, Fitzgerald suddivise il corpo in zone per sfruttare l’effetto analgesico dei punti di riflesso. Nel 1919 il dottor Riley affinò le tecniche della riflessologia e tracciò i primi diagrammi dei punti di riflesso del piede ed Eunice Ingham riuscì a creare sui piedi stessi una mappa di tutto il corpo; da qui la riflessologia plantare.
La riflessoterapia plantare indica un insieme di tecniche di massaggio della pianta dei piedi, aventi la finalità di ottenere un risultato terapeutico a distanza ed è spiegata con la mediazione del sistema nervoso, del sistema neuro-vegetativo e del sistema endocrino, dalle teorie scientifiche occidentali, mentre le filosofie di altri popoli la spiegano con il riequilibrio energetico.
La riflessoterapia è un trattamento “olistico”, (un termine derivante dal greco holos, che significa “intero”); quindi considera l’individuo come un’entità che comprende corpo, mente e spirito. I riflessologi non isolano la malattia per tentare di eliminare i sintomi, né agiscono in modo specifico su di un organo o un apparato che presenta dei disturbi, ma piuttosto operano sulla persona nella sua interezza, allo scopo di farle raggiungere uno stato di equilibrio e armonia.
La malattia è vista come l’alterazione di un equilibrio energetico generale e non come il problema di un singolo organo. La relazione tra chi pratica e chi riceve è un aspetto molto importante nel processo di guarigione, perché il riflessologo agisce da mediatore per attivare il potenziale autocurativo della persona. Questa forma di massaggio è utile sia per curare vari disturbi, sia per mantenere il corpo in salute e prevenire la malattia.
La sensazione che il paziente prova quando il terapeuta preme un certo punto (piacere, indifferenza, fastidio o dolore) può fornire utili indicazioni sullo stato di salute dell’organo corrispondente a quel punto riflesso nel piede – stimolato e quindi “interrogato” – e all’eventuale senso di fastidio avvertito può corrispondere la maggiore o minore gravita’ della patologia.

 Ricordiamo che presso HTC è possibile eseguire trattamenti di: 

  • Agopuntura
  • Farmacoterapia tradizionale cinese
  • Riflessoterapia (massaggio plantare)

Si effettuano inoltre:

  • Massaggio tradizionale rilassante
  • Massaggio linfodrenante

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  10 Maggio 2013

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