
Durante la menopausa vengono a mancare gli estrogeni che rappresentano il principale stimolo biologico alla lubrificazione vaginale.
Gli estrogeni contribuiscono anche alla salute dei tessuti vulvo-vaginali, la cui integrità è essenziale per rispondere adeguatamente allo stimolo dell’eccitazione sessuale.
La secchezza vaginale, se si protrae nel tempo, finisce per provocare, non solo dolore ai rapporti nella donna, ma anche deficit di erezione nell’uomo, perché da una parte rende più difficile la penetrazione e, dall’altra, può essere interpretata come mancanza di eccitazione da parte della partner.
Perché una volta non si parlava di questi problemi?
Fino a qualche decennio fa, la menopausa coincideva con la fine della vita sessuale di una donna. Questa fase era considerata l’inizio della vecchiaia. Molte donne rinunciavano a curarsi e si rassegnavano di fronte a disturbi considerati inevitabili per coloro che avevano partorito (prolasso, incontinenza, etc).
Oggi si è “giovani” e attivi anche dopo i 65 anni ed è giusto pretendere che la qualità della nostra vita sia la migliore possibile.
Che cosa causa la secchezza vaginale?
Dopo la menopausa la carenza di ormoni provoca la graduale involuzione delle cellule che formano la struttura dei tessuti vulvari e vaginali. Questo fenomeno finisce per causare l’ATROFIA VULVO–VAGINALE, responsabile della sensazione di secchezza (e talvolta bruciore) avvertita dalla donna.
Il processo involutivo coinvolge anche la vescica e l’uretra: ecco perché parliamo di SINDROME GENITOURINARIA DELLA MENOPAUSA.
Perché viene coinvolto anche l’apparato urinario?
I tessuti di vulva, vagina, uretra e vescica hanno la stessa origine embrionale e condividono la stessa sensibilità nei confronti degli ormoni sessuali.
Cosa succede a livello anatomico?
La mucosa vaginale diventa più sottile:
- si formano micro-abrasioni
- aumenta la suscettibilità alle infezioni
- compare una sensazione di disagio per il partner durante l’atto sessuale.
Anche la mucosa uretrale si assottiglia:
- diminuisce la continenza
- aumenta l’infiammazione dopo i rapporti, con bruciori urinari fino alla comparsa di cistiti (anche per una maggiore vulnerabilità ai batteri)
La sottomucosa vaginale, vulvare, uretrale si assottiglia e perde elasticità:
- la vagina diventa più stretta, rigida e corta
- la vulva è più secca e il tessuto che la ricopre è più sottile
- l’uretra è meno continente
I vasi sanguigni vaginali, vulvari e peri-uretrali diminuiscono di numero, determinando:
- secchezza vaginale
- perdita progressiva di sensibilità
I nervi si atrofizzano contribuendo alla:
- perdita di sensibilità
I muscoli vaginali e peri-vaginali perdono massa e forza:
- maggiore predisposizione al prolasso uterino e vaginale
Cosa si può fare?
Le cure ormonali possono essere molto efficaci.
La terapia sostitutiva (TOS, che deve essere prescritta sempre dal Ginecologo) riporta alla normalità il trofismo dell’epitelio vaginale, migliorando la lubrificazione.
La cura estrogenica locale è da preferire quando la secchezza è l’unico disturbo o se la donna non può (o non vuole) assumere una terapia ormonale sistemica.
Esistono donne, poi, che non possono assumere ormoni nemmeno per via topica. In questo caso si possono prescrivere prodotti a base di acido ialuronico, colostro, trifoglio rosso, etc.
Il vero problema è che, difficilmente la secchezza vaginale è l’unico sintomo a comparire in menopausa.
Come abbiamo già detto: dolore ai rapporti sessuali, cistiti ricorrenti, incontinenza urinaria e/o fecale, prolasso vaginale o uterino, compaiono spesso in questa fase della vita.
In tutti questi casi la GINNASTICA DEL PAVIMENTO PELVICO costituisce un’ottima soluzione, perché migliora i disturbi sessuali dovuti sia ad ipovalidità che a iperattività della muscolatura perineale, i casi di prolasso e risolve la fastidiosissima incontinenza urinaria e/o fecale. Mobilizzando la muscolatura, inoltre, si ottiene un buon effetto anche sul trofismo dei tessuti e, di conseguenza, si ottiene un miglioramento anche della lubrificazione.
A chi rivolgersi?
In HTC, a Stradella-PV, esiste un’equipe che si occupa di problemi uro-ginecologici: Ginecologa (esperta in disfunzioni pelviche), Urologa, Ostetrica-Sessuologa (esperta diriabilitazione del pavimento pelvico), Psicologa (esperta in problemi della sfera sessuale)sono le persone indicate per affrontare questi fastidiosissimi problemi di cui quasi nessuno parla.
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24 Settembre 2025