sindrome ovaio policistico

Le ovaie fanno sono 2 ghiandole endocrine che fanno parte dell’apparato riproduttivo femminile. Sono deputate alla secrezione di ormoni sessuali e producono gli ovuli, indispensabili per la riproduzione.


Ovaio Policistico e Sindrome dell’Ovaio Policistico sono la stessa cosa?

Parliamo di Ovaio Policistico quando ci troviamo di fronte ad un quadro ecografico di piccole e numerose cisti ovariche che, in realtà, sono solo dei follicoli inattivi.

Non dobbiamo confondere questa condizione, piuttosto frequente, con la Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS). Nel primo caso non ci troviamo in presenza di una malattia.

La PCOS, invece, è una vera e propria patologia che può determinare problemi di ovulazione e che potrebbe interferire con il desiderio di una gravidanza futura. 


Vediamo un po’ meglio che cos’è l’Ovaio Policistico

L’Ovaio Policistico è caratterizzato dalla presenza di un elevato numero di follicoli immaturi (in genere più di 8), di piccole dimensioni, che vengono definiti micro-cisti.

Si tratta di una condizione ginecologica, non di una patologia ormonale, e si riscontra mediante un’ecografia.

Una su quattro, tra le donne di età compresa fra i 20 e i 30 anni, soffre di Ovaio Policistico. Alcune di queste donne hanno alterazioni del ciclo o difficoltà nell’ovulazione, altre sono completamente asintomatiche. Alla base sembra vi sia una predisposizione genetica.


E la Sindrome dell’Ovaio Policistico?

La Sindrome dell’Ovaio Policistico è una malattia endocrina in cui l’ovaio può presentarsi ingrossato per la presenza di gruppi di piccole cisti liquide.

Si tratta di una delle principali cause di infertilità della donna e colpisce circa il 20% della popolazione femminile.

Le cause sono incerte, ma gli studi più recenti depongono per una condizione di iperinsulinemia associata ad un difetto ereditario. L’eccesso di Insulina provoca un’aumentata produzione di androgeni che interferisce con la capacità di ovulare.


Quali sono i sintomi della Sindrome dell’Ovaio Policistico?

La Sindrome dell’Ovaio Policistico si manifesta precocemente.

In genere sono ragazze giovani, con un quadro di lieve obesità, cicli irregolari o amenorrea, e segni di iperandrogenismo (acne, irsutismo, perdita di capelli).

All’ecografia si evidenziano cisti multiple (di diametro compreso fra i 2 e i 6 mm) nella zona sottocorticale dell’ovaio con relativo aumento di volume dell’organo e aspetto della capsula liscio o ispessito. 

In altri casi al quadro microcistico non si associa l’ingrossamento dell’ovaio.

I cicli di queste donne sono anovulatori (per alterazione dei livelli di LH), con conseguenti problemi di fertilità.

A volte, i sintomi principali sono accompagnati da altri più generici, come disturbi del sonno, affaticamento, ansia e disturbi dell’umore, mal di testa, acanthosis nigricans a livello periascellare, della nuca, pieghe cutanee, nocche e gomiti.


Come si fa la diagnosi di queste due affezioni?

La diagnosi di Ovaio Policistico è spesso casuale, durante una visita ginecologica con ecografia. Come già detto, la donna è asintomatica o ha solo lievi alterazioni del ciclo.

Non esiste un test specifico per la diagnosi di Sindrome dell’Ovaio Policistico.

Di fronte al sospetto clinico (sintomi + ecografia), in genere il Ginecologo richiede il dosaggio ematico degli Estrogeni e del Testosterone, del Glucosio, della Prolattina e la funzionalità tiroidea. 


Esiste una terapia?

Se non esistono problemi rilevanti, viene consigliato il cambiamento dello stile di vita (dieta povera di zuccheri, esercizio fisico quotidiano, eliminazione del fumo, etc).

In presenza di amenorrea o oligomenorrea, vengono somministrati farmaci estro-progestinici.

In presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue, si può prescrivere anche un antidiabetico orale, come la metformina.

Se esiste un problema legato alla fertilità, si può considerare il trattamento farmacologico a base di FSH e LH, per supportare l’ovulazione. In alcuni casi risulta indicato il percorso di fecondazione assistita.


Oltre all’infertilità, quali altri rischi comporta la PCOS?

Le alterazioni a carico degli estrogeni provocano un aumento del rischio di iperplasia endometriale e di K dell’endometrio.

L’aumento degli androgeni provoca un incremento del rischio di sindrome metabolica e irsutismo.

L’iperinsulinemia e l’insulinoresistenza stimolano la produzione di androgeni da parte dell’ovaio con conseguente aumento del rischio cardiovascolare.

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  14 Aprile 2021

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