Endocrinologia, Visita Endocrinologica, Agoaspirato - HTC Centro Medico Stradella Pavia

Non è scontato che al riscontro ecografico di un grosso nodulo tiroideo debba seguire l’intervento chirurgico

La scoperta di un nodulo tiroideo nel corso di un’ecografia del collo, effettuata per altri motivi (valutazione linfonodi, doppler TSA, etc.), avviene abbastanza di frequente. Perlopiù si tratta di donne, generalmente asintomatiche, che escono dall’ambulatorio ecografico con un referto che non si aspettavano.

Di fronte al riscontro di un nodulo, è normale per il paziente preoccuparsi, soprattutto se è di dimensioni considerevoli (>3cm).

In questi casi, invece, sarebbe importante mantenersi tranquilli e procedere con: una valutazione clinica (visita Endocrinologica), accompagnata dall’esecuzione di alcuni esami di laboratorio (per valutare la funzionalità della tiroide), di un’ecografia della tiroide e, in casi più rari, dall’effettuazione di un agoaspirato del nodulo.

Quest’ultimo esame consente di prelevare (tramite un ago sottile) alcune cellule dal nodulo e di esaminarle (esame citologico) per valutarne l’eventuale malignità. Solo in questo caso si prenderà seriamente in considerazione l’intervento chirurgico.

Una volta, invece, si pensava che la notevole dimensione del nodulo potesse già indirizzare verso l’asportazione chirurgica.

I noduli non nascono già grandi. Originariamente sono piccoli e crescono col tempo. La velocità di progressione è estremamente variabile. Alcuni noduli rimangono sostanzialmente stabili negli anni, essendo caratterizzati da una crescita molto lenta. Si tratta di noduli verso i quali possiamo avere un atteggiamento tranquillo.

Un nodulo che cresce velocemente, invece, deve sempre essere considerato con sospetto, perché potrebbe trattarsi di una neoplasia tiroidea potenzialmente aggressiva.

Alcuni clinici ipotizzavano, anche, che un nodulo di grandi dimensioni potesse dar luogo, più di frequente, ad esami citologici falsamente negativi, perché il prelievo di cellule avveniva a partire da una area limitata del nodulo stesso.

In realtà la falsa negatività citologica non è più probabile nel nodulo voluminoso e la frequenza di malignità non è maggiore nei noduli grandi rispetto a quelli piccoli.

I lavori scientifici più recenti suggeriscono ormai di mantenere un atteggiamento conservativo nei confronti di grossi noduli con citologia negativa.

Se non esistono altre indicazioni cliniche (sintomatologia di tipo  compressivo, motivazioni estetiche, etc), l’intervento non è consigliabile nemmeno in presenza di un nodulo voluminoso.

Per programmare la rimozione chirurgica, vanno valutati anche:

  • l’età del paziente;
  • la velocità di accrescimento del nodulo;
  • il rischio anestesiologico;
  • la funzionalità tiroidea;
  • le caratteristiche ecografiche della lesione.

Di fronte alla scoperta di un nodulo tiroideo in ecografia, quindi, rivolgetevi subito ad un bravo Endocrinologo e fatevi guidare con fiducia verso la soluzione più idonea che, come avrete ben capito, solo raramente è di tipo chirurgico.


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  • Visita Endocrinologica (con 3 Endocrinologi diversi)
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  22 Settembre 2021

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