Insonnia e disturbi ormonali

L’insonnia deve essere considerata come un disturbo delle 24 ore. Infatti, alle difficoltà del sonno, si associano sintomi diurni che interferiscono con le attività quotidiane di chi ne soffre.

Al tempo stesso, è importante sottolineare che l’insonnia non è una malattia, ma un sintomo ed è inutile, perciò, trattarla senza averne compreso le cause.


In quali situazioni l’insonnia può essere collegata a disturbi ormonali?

In realtà, esistono diversi esempi di questo tipo, perché sonno e ormoni sono strettamente collegati fra loro.

Le donne, ad esempio, presentano spesso problemi di sonno a ridosso del ciclo mestruale, principalmente a causa delle variazioni nei livelli di progesterone tipiche di questa fase ormonale.

Il calo di estrogeni e progesterone è responsabile anche dell’insonnia durante la Menopausa.

Nel Diabete, la diminuzione della glicemia, a causa del digiuno o dell’eccesso di insulina, provoca sonnolenza eccessiva durante il giorno, perché le cellule cerebrali si nutrono di glucosio. Di notte, invece, eventuali cambiamenti rapidi delle concentrazioni di glucosio nel sangue, provocano risvegli frequenti, così come la poliuria e la neuropatia agli arti inferiori.

Nei grandi russatori, le apnee notturne inibiscono la produzione di adiuretina (l’ormone che controlla la diuresi), provocando continui risvegli per andare a “fare pipì”.

Non parliamo poi della Tiroide, il cui malfunzionamento (sia in eccesso che in difetto) provoca disturbi del sonno, anche importanti.

Il rapporto fra Ormoni e qualità del sonno, perciò, non andrebbe mai trascurato, mentre, troppo spesso, si finisce per concentrarsi sui sintomi (in questo caso l’insonnia) anziché sulla loro possibile origine.


In che modo la Tiroide influenza il sonno?

Fra le cause più frequenti d’insonnia, almeno dal punto di vista ormonale, ritroviamo le disfunzioni tiroidee.

La Tiroide, come ben sappiamo, è una ghiandola endocrina che ha una grande influenza sulla nostra salute.

Gli ormoni tiroidei regolano molte delle attività metaboliche dell’organismo, intervenendo nella termogenesi, nella lipolisi e lipogenesi e nel metabolismo glucidico e regolando la crescita e la fertilità, nonché la maturazione e funzionalità del sistema nervoso centrale.

Con questa premessa, è facile immaginare come un malfunzionamento della Tiroide possa causare sintomi quanto mai vari, tra i quali l’insonnia.


L’insonnia potrebbe essere provocata dall’Ipotiroidismo?

L’insonnia è un problema che compare abbastanza spesso nella popolazione anche se, talvolta, non viene ricondotto ad una disfunzione tiroidea, soprattutto nel senso di una scarsa funzionalità della ghiandola.


Che cosa intendiamo per Ipotiroidismo?

Quando la tiroide funziona poco, parliamo di Ipotiroidismo.

Si tratta di una condizione relativamente frequente, soprattutto in momenti particolari della vita, come la gravidanza e l’età avanzata.


Quali sintomi può dare l’Ipotiroidismo?

I sintomi più frequenti, sono: stanchezza, sbalzi d’umore, aumento ingiustificato di peso, scarsa qualità del sonno, difficoltà di concentrazione, mestruazioni irregolari, perdita di capelli, pelle secca, intolleranza al freddo.


Che cos’è l’ipotiroidismo sub-clinico?

Una condizione abbastanza frequente e spesso misconosciuta è l’Ipotiroidismo sub-clinico, caratterizzato da un incremento del TSH associato a livelli normali delle frazioni libere di ormoni tiroidei (FT3 e FT4).

Nel 15% circa di pazienti con sindrome delle apnee ostruttive nel sonno è stato riscontrato un ipotiroidismo subclinico.

La diminuzione della vigilanza e il rallentamento psicomotorio, presenti in questa condizione, sono dovuti in parte all’insufficienza ormonale e in parte alla compressione delle vie aree superiori secondaria alla condizione d’ipotiroidismo. L’ipotiroidismo, infatti, può causare macroglossia, aumento di peso, ipotonia muscolare, eccesso di deposizione di tessuto adiposo a livello del tratto superiore delle vie respiratorie.

I pazienti che soffrono di apnee notturne e non rispondono alle terapie, dovrebbero essere indagati per le patologie tiroidee.


Quali terapie esistono per l’insufficienza tiroidea?

È importante sottolineare che, nelle patologie della tiroide, non esiste una terapia adatta a tutti ed essa va cucita sul paziente come un abito dal sarto. L’eccesso di ormoni tiroidei, ad esempio, può provocare disturbi molto fastidiosi.

Spesso sono necessari diversi aggiustamenti per trovare il giusto dosaggio farmacologico.

Ciò che è davvero importante, in caso di sospetta disfunzione tiroidea, è non aspettare e rivolgersi all’Endocrinologo, il Medico specializzato in patologie delle ghiandole endocrine e disturbi ormonali.


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  Categoria: News
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  17 Luglio 2023

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