Dislessia e Disturbi Specifici Apprendimento - HTC Centro Medico Stradella Pavia

Disturbo Specifico di Apprendimento = Dislessia?

La disabilità specifica di apprendimento che causa il disturbo di lettura (dislessia) difficilmente è un fenomeno isolato, riguardando spesso anche la scrittura (disortografia e disgrafia) e il calcolo (discalculia).

Questo insieme di disturbi viene compreso nella definizione di DSA o, per esteso, Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

I DSA, pur presentando notevoli differenze riguardo alle loro basi neurocognitive, producono, tutti, effetti significativi e duraturi sull’apprendimento scolastico e, a volte, anche nella vita sociale e lavorativa di chi ne soffre.


La Dislessia è una patologia?

I ricercatori, sulla base di criteri puramente matematici, definiscono un punto, detto soglia, al di sotto del quale le caratteristiche di un bambino/ragazzo si discostano dalla maggioranza degli altri.

Chi si trova al di sotto di questa soglia non è patologico, perché trovarsi lì non esprime una malattia, ma una condizione che pur avendo una base biologica, costituisce solo una variabile dello sviluppo.


Perché per alcune persone leggere non diventa mai un automatismo?

Per la maggior parte delle persone la lettura è qualcosa di semplice, automatico, che non richiede un particolare sforzo attentivo.

In realtà si tratta di un processo complesso che coinvolge tante funzioni differenti, come la vista, l’udito, il linguaggio, la motricità, etc.


Esistono teorie in grado di spiegare la Dislessia?

Diverse teorie cercano di spiegare la dislessia, ma è molto difficile farlo in modo esauriente. Molte di queste teorie sono tramontate, altre sono ancora in fase di studio.

Le più conosciute, sono: la teoria del deficit fonologico e quella del deficit di automatizzazione; la teoria del deficit visivo/uditivo e quella del deficit attentivo.


Come si deve procedere per valutare un DSA?

La valutazione dei DSA deve essere un processo guidato da criteri rigorosamente definiti, secondo standard contenuti nei manuali diagnostici.

Non è possibile e non viene accettato dalla comunità scientifica, esprimere un giudizio clinico basandosi sul semplice ascolto di una lettura o affidandosi all’esperienza personale.

Per questo motivo è necessario rivolgersi ad un’Equipe specializzata e autorizzata dalla Regione ad emettere una certificazione DSA valida ai fini scolastici.


Quando è possibile emettere una diagnosi di Dislessia?

La comunità scientifica ammonisce inoltre a non porre diagnosi di dislessia prima del termine della II elementare, mantenendo un atteggiamento prudente per non confondere eventuali ritardi di apprendimento con un disturbo specifico.

Per la Discalculia si procede con ancora maggior prudenza e la diagnosi può essere posta solo alla fine della III elementare.


Quanto conta il livello intellettivo nella diagnosi di Dislessia?

La specificità del disturbo di apprendimento è stabilita dalla discrepanza fra livello intellettivo e efficienza di lettura. Si tratta di un criterio fondamentale perché consente di attribuire la difficoltà nell’acquisizione della lettura ad un fattore (neurobiologico) che non dipende dall’efficienza intellettiva e nemmeno dal livello culturale.


Perché è importante ai fini scolastici sapere che chi è dislessico non ha deficit cognitivi?

L’apprendimento in ambito scolastico è mediato in gran parte dalla lettura, ma sapere che le capacità cognitive di uno studente dislessico sono integre, deve portare la scuola a trovare degli strumenti alternativi alla lettura diretta per l’acquisizione di informazioni e conoscenze.

La diagnosi, perciò, è importante per definire la natura del problema di apprendimento e per orientare la scuola verso misure che diminuiscano le possibilità di insuccesso scolastico in un ragazzo dotato di intelligenza più che normale.


Cosa significa presa in carico riabilitativa di un DSA?

Per presa in carico riabilitativa si intende un intervento specifico condotto da uno specialista della riabilitazione (neuropsicologo o logopedista con formazione specifica) con obiettivi ben definiti, tempi altrettanto ben definiti (cicli d’intervento che possono ripetersi) e modalità che vanno inserite in un progetto educativo più ampio, che coinvolga anche la scuola e i genitori.


Fare più esercizi scolastici è già una forma di riabilitazione?

Il contenuto della riabilitazione si differenzia dalla didattica scolastica normale e speciale ed è guidato da modelli neuropsicologici, cognitivi e linguistici propri.

Se nostro figlio avesse un atteggiamento scoliotico non lo porteremmo solo a fare attività sportiva, ma cercheremmo per lui un fisioterapista specializzato in quel tipo di riabilitazione.


Quando deve iniziare la riabilitazione di un DSA?

La presa in carico deve essere effettuata il prima possibile, perché la sua efficacia, secondo tutti gli studi scientifici, è legata alla precocità, all’intensità e alla frequenza dell’intervento.

Un serio programma riabilitativo deve definire le aree specifiche su cui intervenire, gli operatori coinvolti e la verifica degli interventi stessi.


Cos’è la presa in carico educativa?

Un progetto di più ampio respiro è costituito dalla presa in carico educativa. Si tratta di un progetto di respiro più ampio che può continuare per utto il percorso scolastico dello studente (anche l’Università). Viene condotto da educatori, insegnanti e familiari e integra al suo interno la presa in carico riabilitativa.


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  23 Marzo 2022

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