fibrillazione atriale

La fibrillazione atriale (FA) è un’aritmia piuttosto comune e la sua frequenza tende a crescere con l’aumentare dell’età (0,1% sotto i 55 anni; 10% sopra gli 80 anni).


La FA è pericolosa?

Non si tratta di un’aritmia immediatamente fatale, ma la sua presenza incide sulla qualità della vita e può provocare alterazioni cardiache (dilatazione  e fibrosi) con conseguenze anche gravi.


Esiste un’unica forma di Fibrillazione Atriale?

La FA può manifestarsi in diverse forme: parossistica (quando gli episodi si risolvono spontaneamente), persistente (quando, per risolversi, l’episodio richiede un intervento esterno) e permanente (quando le terapie si sono rivelate inefficaci)


Ci sono delle condizioni che predispongono alla FA?

A volte la Fibrillazione Atriale è un fenomeno isolato, non esistono cioè condizioni cardiache o generali che la possono provocare.

In altri casi, alla base vi può essere ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, diabete, patologie delle valvole cardiache o esiti di interventi cardiochirurgici.


Cosa succede al cuore durante un’aritmia come questa

Durante un episodio di Fibrillazione Atriale, gli atri (le cavità superiori del cuore) non si contraggono più in modo sincrono, dando luogo ad una risposta ventricolare anomala. Ciò si traduce in una frequenza atriale molto rapida a fronte di una frequenza ventricolare lenta.

In questo modo, però, il cuore perde la sua efficacia nel pompare sangue all’interno del circolo arterioso.


Quali sono i sintomi caratteristici della Fibrillazione Atriale?

I sintomi comprendono: palpitazioni, difficoltà di respiro, debolezza o facile affaticabilità, sincope (più rara), dolore toracico.

Esistono però anche forme asintomatiche e la FA viene scoperta casualmente durante l’ECG.


Come si presenta una FA all’ECG?

All’elettrocardiogramma (ECG), troveremo un’assenza di onde P (sostituite da piccole onde f irregolari); irregolarità degli intervalli R-R (se manca questo segno, si può sospettare una tachicardia sopraventricolare)


Perché la FA può essere pericolosa?

Se la frequenza cardiaca è particolarmente alta e l’aritmia persiste per un certo periodo, è possibile che la forza di contrazione del muscolo cardiaco diminuisca progressivamente e intervenga un quadro d’insufficienza cardiaca (o scompenso).

Inoltre negli atri in fibrillazione il sangue ristagna e tende a formare trombi che possono staccarsi ed entrare in circolo come emboli. Sono pericolosi soprattutto gli emboli che originano dall’atrio sinistro perché possono arrivare al circolo cerebrale causare un ictus tromboembolico.


Come viene fatta la diagnosi di Fibrillazione Atriale?

In genere, è sufficiente una buona visita Cardiologica con ECG.

Bisogna considerare, però, che può risultare difficile cogliere l’aritmia nel momento in cui si presenta (perché non sempre coincide con il momento in cui si effettua l’ECG).

Ecco perché, quando si sospetta un’aritmia, è importante sottoporsi ad Holter cardiaco, cioè alla registrazione dell’ECG nelle 24 ore.

Spesso il Cardiologo, nel corso della visita, esegue anche un ecocolordoppler cardiaco per valutare le dimensioni delle cavità cardiache, lo spessore delle pareti, la validità della contrazione cardiaca e il corretto funzionamento delle valvole.

In alcuni casi viene raccomandato lo studio elettrofisiologico endocavitario. 


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  27 Gennaio 2021

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